Pietro Fiorentini protagonista nello sviluppo dello standard NB-IoT

22 Maggio 2020  -  Soluzioni

Huawei, uno dei più importanti produttori del mondo nel settore delle telecomunicazioni, ha di recente pubblicato un video per celebrare il raggiungimento dei cento milioni di connessioni NB-IoT, in cui Pietro Fiorentini viene presentata come partner di riferimento del Gas Metering nell’applicazione di questo protocollo di comunicazione dati.

Il video è disponibile sul canale YouTube di Pietro Fiorentini:

 

 

Pietro Fiorentini fa parte di un ristretto gruppo di aziende che dal 2015, ben cinque anni prima che la soluzione diventasse commerciale, ha lavorato per trasformare concetti e idee in realtà.

Partecipando a questo progetto, abbiamo raggiunto diversi traguardi:

  • il nostro stabilimento di Rosate (Milano) è stato selezionato come località per la prima stazione di trasmissione NB-IoT d’Europa;
  • per consentirci di completare le sperimentazioni della tecnologia, l’area di Rosate è stata la prima a essere coperta con servizio commerciale NB-IoT dagli operatori TIM, Vodafone e WIND;
  • abbiamo realizzato il primo contatore gas con tecnologia NB-IoT al mondo;
  • abbiamo prodotto anche il primo contatore NB-IoT al mondo con set completo di omologazioni tecniche e metrologiche.

 

Un progetto internazionale, che ha visto Pietro Fiorentini protagonista nello sviluppo e nell’affinamento di una delle tecnologie più rivoluzionarie del settore delle telecomunicazioni di questo decennio.

 

NB-IoT, acronimo di NarrowBand Internet of Things, è uno standard per le telecomunicazioni specifico per l’Internet delle Cose (Internet of Things), ossia per mettere in comunicazione gli oggetti: dai collari dei cani, alle biciclette, ai sistemi di allarme, agli elettrodomestici, etc. Tra le infinite applicazioni, troviamo anche i contatori di acqua e gas. 

 

Nei prossimi anni, questa tecnologia sostituirà gli standard 2G e GPRS con cui oggi opera la maggior parte dei sistemi. NB-IoT presenta numerosi vantaggi, tra cui bassissimi consumi di batteria, una raggiungibilità quasi impossibile per le altre tecnologie di telecomunicazione e integrazione nativa con il 5G: di conseguenza, i contatori smart che produciamo oggi sono già pronti per le reti di domani.

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