Biometano: i vantaggi di questo gas

Un gas, molti vantaggi per la comunità

Nell’ambito di un percorso improntato all’efficienza energetica e orientato a zero emissioni, il gas naturale sarà sempre più affiancato dal biometano, che viene considerato come una delle risorse che più contribuiranno alla riduzione dell’attuale stato di inquinamento dell’aria.

La produzione e il successivo utilizzo sempre più crescenti di biometano porteranno come vantaggi un’accelerazione nei processi verso la carbon neutrality e la circular economy.

Sostenibilità ed economia circolare: che cosa sono

Sotto il cappello di “sostenibilità” troviamo ambiti diversi in cui la sostenibilità può essere declinata. In generale, possiamo definire la sostenibilità come la condizione di uno sviluppo in grado di soddisfare i bisogni della generazione presente, senza compromettere la possibilità delle generazioni successive di soddisfare i propri. Sono tre gli ambiti principali della sostenibilità, che quando si intersecano possono permettere la realizzazione di un pieno sviluppo sostenibile: economica, ambientale e sociale.

L’economia circolare viaggia a braccetto con la sostenibilità: si tratta infatti di un modello di produzione e consumo nel quale vengono valorizzati condivisione, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali. Quelli che nell’economia “tradizionale” sono considerati come scarti, vengono qui recuperati e riutilizzati, riducendo quindi gli sprechi e valorizzando le specificità e le potenzialità del territorio.

Perché il biometano è un gas sostenibile

Il biometano è un gas sostenibile prodotto attraverso la digestione di biomasse di materiale organico, principalmente sottoprodotti e scarti di lavorazioni agricole o industriali. L’utilizzo di materie prime considerate scarti, che opportunamente lavorate danno origine al biometano, è un esempio virtuoso di business eco-sostenibile e circolare.

In diversi casi, come per esempio quando la materia prima utilizzata è uno scarto agricolo, dalla lavorazione per ottenere il biometano si ricava anche un sottoprodotto diverso, che prende il nome di digestato. Questa sostanza è coprodotta dalla digestione anaerobica e non dipende dalla biomassa utilizzata: per esempio, anche la digestione dei rifiuti produce digestato. Questo sottoprodotto può essere utilizzato come fertilizzante agricolo, evitando l’utilizzo di prodotti chimici e in un’ottica di circolarità completa del ciclo di lavorazione della materia prima.

Approfondimenti

Biometano
A differenza di altre rinnovabili, il biometano richiede limitati investimenti sul fronte delle infrastrutture. Inoltre, essendo prodotto attraverso la digestione di biomasse derivanti da sottoprodotti, scarti da lavorazioni industriali e materiale organico è considerato neutrale dal punto di vista delle emissioni. Anche grazie a incentivi dedicati promossi a livello europeo per renderne economicamente sostenibile l’impiego, oggi la produzione e l’uso di questa fonte stanno ricevendo un forte impulso.
Biogas e Biometano

Biogas e biometano sono sostanze diverse. Il biogas è un composto con una percentuale di metano variabile tra il 50 e il 70%. Il biometano è invece un biogas che ha subito un processo di raffinazione attraverso un processo che permette di raggiungere percentuali uguali o superiori al 97% di metano, rendendolo così adatto per essere iniettato nelle reti di trasporto e distribuzione.

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L’esperienza di PF nel biometano

Pietro Fiorentini realizza soluzioni integrate e personalizzate per il biometano: trattamento e l’upgrading del biogas grezzo, immissione in rete, liquefazione di metano e CO2. L’azienda fa parte del Consiglio di Amministrazione del CIB (Consorzio Italiano Biogas) ed è membro fondatore della BIP (Biomethane Industrial Partnership.

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