Biogas e Biometano

Da biogas a biometano

Il biogas è composto per la maggior parte da metano (tra il 50 e il 70%) prodotto dalla digestione dei residui organici provenienti da biomasse agricole (colture dedicate, sottoprodotti, deiezioni animali), agroindustriali (scarti provenienti dalla filiera alimentare), scarti di lavorazioni industriali, fanghi di depurazione delle acque cittadine e frazioni organiche dei rifiuti solidi urbani (FORSU).

Il biometano è un biogas che ha subito un processo di raffinazione per arrivare a una concentrazione di metano uguale o superiore al 97% e che può essere utilizzato al pari del gas naturale tramite l’iniezione in rete, oppure come biocarburante in forma gassosa o liquefatta.

Come si produce il biometano

La conversione da biogas a biometano avviene tramite un processo di upgrading che provvede alla rimozione dell’anidride carbonica mediante un processo di separazione molecolare a più fasi. Le diverse sezioni di processo (pretrattamento, disidratazione, compressione, ecc.) sono ottimizzate in funzione della tecnologia di upgrading scelta e dalla composizione del biogas da trattare.

Oltre all’anidride carbonica vengono rimossi anche altri gas, come idrogeno solforato, ammoniaca, silossani, composti organici volatili (VOC), contaminanti e altre sostanze inerti presenti all’interno del biogas. È fondamentale rimuovere queste sostanze perché, se restassero presenti, potrebbero dare origine a problematiche diverse: potrebbero finire rilasciate in atmosfera, oppure potrebbero restare nel biometano e alterarne le specifiche di qualità, oltre ad alterare il corretto funzionamento dell’impianto stesso. Inoltre, la presenza dei VOC comporta un effetto negativo sull’odorizzabilità del biometano.

Che cosa succede dopo l’upgrading del biogas

Il biometano ottenuto dopo la fase di upgrading è ora idoneo per attraversare le fasi di controllo della qualità, misura, compressione, regolazione ed eventuale odorizzazione, che devono essere necessariamente attraversate prima di uno dei possibili passaggi successivi:

  • Il passaggio dell’iniezione in rete, che può essere in rete di trasporto o distribuzione, da effettuare nel rispetto delle specifiche imposte dalla normativa di riferimento e che prevede soluzioni dedicate
  • La produzione di biometano liquefatto (BioLNG), che richiede soluzioni di analisi di qualità e misura fiscale ad hoc

Approfondimenti

Biometano
A differenza di altre rinnovabili, il biometano richiede limitati investimenti sul fronte delle infrastrutture. Inoltre, essendo prodotto attraverso la digestione di biomasse derivanti da sottoprodotti, scarti da lavorazioni industriali e materiale organico è considerato neutrale dal punto di vista delle emissioni. Anche grazie a incentivi dedicati promossi a livello europeo per renderne economicamente sostenibile l’impiego, oggi la produzione e l’uso di questa fonte stanno ricevendo un forte impulso.
Biometano: i vantaggi di questo gas

Il biometano è un valido alleato nel processo di transizione energetica: si tratta di un gas sostenibile prodotto dalla digestione di biomasse, materie prime considerate come scarti che danno inizio a un circolo virtuoso in cui anche il sottoprodotto finale trova un nuovo utilizzo.

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L’esperienza di PF nel biometano

Pietro Fiorentini realizza soluzioni integrate e personalizzate per il biometano: trattamento e l’upgrading del biogas grezzo, immissione in rete, liquefazione di metano e CO2. L’azienda fa parte del Consiglio di Amministrazione del CIB (Consorzio Italiano Biogas) ed è membro fondatore della BIP (Biomethane Industrial Partnership.

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